Il CILENTO si presenta ad un viaggiatore attento come un ambiente in cui il confine fra mito, storia e paesaggio si stempera e si confonde. Se il viaggiatore giunge dal mare le spiagge e le scogliere, le falesie e le grotte si confondono con il verde degli ulivi e della macchia, se invece arriva in treno o in auto, entra attraverso piccoli borghi incuneati nelle strette valli fluviali, o costeggiando le spiagge di Paestum.

Ancora oggi i miti si confondono con le certezze della storia a dare anima e nobiltà ad un paesaggio eccezionale, vario e movimentato: Palinuro ed Enea, Ercole e i Vastasi (giganti del monte della Stella), l'arcangelo Michele e i dolmen di San Mauro Cilento, la sirena Leucosia, sepolta, si racconta, nei pressi di Castellabate, Agropoli con la sua parte alta Acropolis.

Lo stesso toponimo è avvolto nel mistero. Oggetto di contrapposte analisi filologiche, le tesi più accreditate giungono anche a mettere in dubbio la più accorsata interpretazione di Cilento = cis-Alentum ''al di qua dell'Alento'', giacché qualcuno avanza l'ipotesi che il nome Cilento derivi dal greco bizantino Cyr-Alynthos ''città che domina l'Alento''. In ogni caso un mondo visto da una parte precisa dell'Alento, quello di chi da Roma o da Cava de' Tirreni era da qua dell'Alento, per significare che quello era il confine.

Il Cilento, denominato Enotria da Erodoto, Plinio e Stefano di Bisanzio, fu occupato dai Lucani nella parte collinare e montuosa; la costa fu invece interessata alla colonizzazione greca, della quale Posidonia/Paestum ed Elea/Velia hanno tramandato testimonianze significative. Mentre Velia resisterà alla pressione lucana, Paestum ne subirà l'occupazione e l'inculturamento.

Con la conquista romana il territorio a sud del Sele, distinto dalla Campania, e denominato Lucania, fu incluso nella tertia regio augustea. Il passaggio dei Visigoti di Alarico e dei Vandali di Genserico procurarono effetti negativi sulla popolazione e sulle attività, in parte ripresi sotto i sovrani ostrogoti. I bizantini ed i saraceni crearono nel Cilento delle teste di ponte per contrastare i longobardi, che alla fine se ne assicurarono il possesso.
In epoca moderna il Cilento ha riassunto i termini del più ampio gastaldato longobardo di Lucania, con un territorio compreso fra il fiume Sele a nord, il displuviale del Vallo di Diano ad est, i fiumi Casaletto e Bussento a sud, il Tirreno ad ovest.

Il Cilento è soprattutto colline e montagne, se del paesaggio non facessero parte piccole piane costiere ed il Vallo di Diano, una grande pianura interna, un tempo occupata da un lago, oggi scomparso. Frastagliati i rilievi e continuo il susseguirsi di dorsali montuose: alcune con versanti ripidi e scoscesi, e colline rotondeggianti, variamente orientate, ed incise da un fitto reticolo idrografico. Un territorio ricco di contrasti, dove l'altimetria passa alquanto velocemente dalle sabbiose coste ai quasi duemila metri (1.899, per l'esattezza) del monte Cervati, e delle altre cime: il monte Alburno (1.742 metri), il monte Gelbison (1.705 metri), concentrate verso l'interno, e il monte Bulgheria (1.224 metri) e il monte della Stella (1.130 metri), isolate, che scendono verso il mare creando suggestive coste alte e rocciose.
Il Cilento è drenato da pochi bacini idrografici: l'Alento, il Lambro e Mingardo, il Solofrone, il Testene, la Fiumarella, il Bussento verso il Tirreno, il Calore, il Sammaro ed il Tanagro verso il Sele.

I templi e il museo archeologico di Paestum

Riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità dal 1988, l'Area Archeologica di Paestum è una dei principali siti archeologici del mondo.
Paestum fondata dai coloni greci agli inizi del VI sec. a.C con il nome di Poseidonia, fu poi conquistata  dai lucani che la rinominarono Paistom, nel 273 a.C. Roma vi fondò la colonia latina di Paestum dotandola di terme, foro e anfiteatro.
Nel V sec. d.C Paestum fu abbandonata a cause degli attacchi saraceni e solo nel 700 furono riportati alla luce i suoi resti.  La città antica è circondata da circa 5 km di mura, considerate uno dei sistemi di fortificazione meglio conservati della Magna Grecia, su cui si aprono le 4 porte principali di accesso Porta Aurea, Porta Giustizia, Porta Sirena e Porta Marina. Al suo interno si possono ammirare tre splendidi esempi di architettura templare il tempio di Cerere, dedicato ad Athena, il grandioso tempio di Hera detto basilica, consacrato alla dea della fertilità e, il tempio di Nettuno sacro forse ad Apollo. D’epoca romana sono invece il foro circondato da un portico di ordine dorico, il tempio della pace, l’anfiteatro in cui avevano luogo i combattimenti tra gladiatori e, i quartieri abitativi.

Da non perdere il Museo Archeologico in cui sono esposti i numerosi reperti rinvenuti all’interno dell’area, tra cui i famosi dipinti della tomba del Tuffatore.

Orari e Tariffe

Il Museo aperto tutti i giorni dalle 8:30  alle 19:30 è chiuso il primo ed il terzo lunedì di ogni mese;
I Templi (Area Archeologica) è aperta tutti i giorni 8:30 -fino a mezz'ora prima del tramonto
Biglietto Unico (Museo + Scavi) euro 7,00
Per maggiori informazioni: http://www.museopaestum.beniculturali.it

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Area archeologica di Velia

Rappresenta un importante sito archeologico: si tratta di un’antica polis della Magna Grecia chiamata Elea, che vide mutato il suo nome in Velia durante il periodo romano. Dell'antica città restano l'Area Portuale, Porta Marina, Porta Rosa, le Terme Ellenistiche e le Terme romane, l'Agorà, l'Acropoli, il Quartiere Meridionale e il Quartiere Arcaico. Sull’ acropoli sono conservati i resti di un teatro costruito in età romana. Gli edifici dell’acropoli furono danneggiati nel medioevo, quando fu costruito il castello. Di questa epoca sono la Torre angioina, alcuni resti di mura e due chiese: la cappella Palatina e la chiesa di Santa Maria.
L’area si trova nel comune di Ascea, all’ interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

Orari e Tariffe
L’area è aperta tutti i giorni dalle  10.00 alle 18.00
Biglietto: intero € 8,00 e ridotto € 6,00 (fino a 12 anni e oltre 65)

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Punta Licosa

Situata nella parte meridionale del comune di Castellabate, tra le frazioni di San Marco e Ogliastro Marina, punta Licosa è uno dei luoghi più suggestivi del Cilento. Area protetta dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e riserva marina si caratterizza per la sua pineta incontaminata e selvaggia e un mare limpido dal quale emerge un  isolotto “Licosa”, dimora del  faro, del rudere della casa del guardiano. Da Licosa sono visibili i resti sommersi di una villa romana e di una vasca per l’allevamento delle murene.

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Grotte dell’Angelo a Pertosa

Le Grotte dell'Angelo si trovano a Pertosa nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e si estendono per circa tremila metri nel massiccio dei Monti Alburni.

 Esse rappresentano uno degli scenari speleologici più belli mondo: le gallerie, le immense caverne, le “sale” naturali, le imponenti conformazioni delle stalattiti e stalagmiti offrono al visitatore uno scenario unico. Ma l’unicità delle Grotte dell'Angelo è non solo nella particolarità delle sue forme carsiche, ma anche nel fatto che per visitarle occorre navigare il fiume Negro un fiume sotterraneo che nasce nelle viscere della terra.

Orari e Tariffe
Festivi: dal 1/04 al 30/09 ore 08,00-19,00- dal 01/10 al 31/03 ore 09,00-16,00
Feriali: dal 1/04 al 30/09 ore 08,00-19,00- dal 01/10 al 31/03 ore 09,00-16,00

Percorso completo
€20,00 – €15,00 Ridotto
Durata del percorso 100 MIN. / 1500 METRI A PIEDI, 400 IN BARCA

Percorso parziale €16,00 – €13,00 Ridotto
Durata del percorso 75 MIN. / 1200 METRI A PIEDI, 200 IN BARCA

Percorso turistico €13,00 – €10,00 Ridotto
Durata del percorso60 MIN. / 1000 METRI A PIEDI, 200 IN BARCA

Per informazioni: http://www.grottedipertosa.it

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La Certosa di Padula

La Certosa di Padula, o di San Lorenzo, è uno dei complessi monumentali più imponenti e sontuosi dell’Italia meridionale e tra i più grandi in Europa. Dichiarata nel 1998 patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, ospita il museo archeologico provinciale della Lucania occidentale che custodisce i reperti preistorici e dell’età ellenistica provenienti dagli scavi delle necropoli di Sala Consilina e di Padula.  La costruzione, dedicata a San Lorenzo, è iniziata per volere di Tommaso Sanseverino nel 1306 e fù completata nel 700, occupa una superficie di 51.500 m² e si compone di tre chiostri, un giardino, un cortile ed una chiesa.

Il corpo principale dell’edificio conta ben 320 stanze in stile Barocco. Qui è presente il più grande Chiostro d’Europa, composto da 84 colonne. Sono tanti gli ambienti suggestivi e di grande fascino dove i monaci vivevano, scandendo le giornate con preghiera e lavoro: la biblioteca, con il pavimento ricoperto da mattonelle in ceramica di Vietri sul Mare, la Cappella, decorata con preziosi marmi ed i vari ambienti, adibiti alle innumerevoli attività produttive.

Orari e Tariffe:
dalle 09.00 alle 19.30 (Ultimo ingresso alle ore 19,00)
Giorno di chiusura: Martedì

Biglietto intero: 4.00 euro
Biglietto ridotto: 2.00 euro

Per informazioni: 0975 77745

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L’oasi WWF delle Gole del Calore

Le Gole del fiume Calore situate nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano rappresentano uno straordinario patrimonio naturalistico.

 Le Gole sono costituite da cinque profonde incisioni scavate nella roccia dalle acque correnti del fiume Calore Lucano. La grotta più grande e suggestiva si trova tra Felitto e Magliano ampia 4.800 metri di lunghezza con una profondità di 52 metri. Degne di nota sono le marmitte dei giganti, particolari conformazioni assunte dalle pareti calcaree, generate, nel corso dei secoli, dall’azione erosiva prodotta dal tormentoso scorrere delle acque del fiume.

L’intera area si caratterizza per un ambiente selvaggio e incontaminato dalla vegetazione intensa e rara. Ci troviamo nel regno della lontra, che qui vive indisturbata, libera e protetta.

L’Oasi WWF delle Gole del Calore è il luogo ideale per gli amanti della natura e per chi è appassionato di trekking e bird watching. Nei mesi di luglio e agosto è possibile effettuare un’escursione guidata in pedalò e canoa.

Per informazioni: www.prolocofelitto.it/le-gole-del-calore/

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L’oasi di Morigerati

L'Oasi di Morigerati nata 30 anni fa nel territorio di Morigerati e gestita dal WWF rappresenta un area di esclusiva bellezza con le sue cascate, sorgenti di acqua cristallina, piccoli laghetti e il mulino seicentesco, da cui sgorga una cascata d'acqua sorgiva.  L'area si estende per circa 607 ettari all'interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed è nella lista mondiale dei Geoparchi.

L'Oasi aperta tutto l’anno è dotata di un percorso natura per le grotte, sono organizzate poi visite guidate, campi di lavoro, settimane verdi, campi di studio e ricerche. Si effettuano inoltre, passeggiate lungo antichi sentieri, torrentismo e canoa nelle gole del Bussento nonchè tour nelle vicine località del Golfo di Policastro.

Orari e Tariffe
L'Oasi è aperta da maggio ad ottobre tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00
Nei mesi di aprile e novembre è aperta  weekend ed i giorni festivi dalle 10.30 – 16.00 e su prenotazione.

Adulti: 5 Euro
Ragazzi 6-18 anni / over 65: 3 Euro
Bambini fino a 6 anni/ soci wwf/ portatori di handicap e accompagnatori: gratis
Visite guidate su prenotazione: adulti: 8 Euro - ridotti: 6 Euro

Per informazionihttp://www.wwf.it/oasi/campania/grotte_del_bussento/
Telefono: 0974 982327 – 333 6959 991

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L’oasi del fiume Alento

L’oasi del fiume Alento è un area naturalistica del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, di 3.024 ettari.

Nel parco è presente una diga in terra che, sbarrando il corso del fiume, origina un lago artificiale di circa 1,7 kmq, un’area giochi per bambini, sentieri attrezzati per brevi passeggiate e un sentiero escursionistico che costeggia il lago sulla sponda in sinistra orografica. L’ oasi è dotata di diversi punti di osservazione per l’avifauna birdwatching, area pic-nic e barbecue un bar ed un ristorante self o servito.
Nell’Oasi è possibile noleggiare bici, bus elettrici e golf car e effettuare gite in battello con guida inclusa.

Orari e Tariffe
1 Marzo > 30 Giugno: aperto tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 18:00
1 luglio > 9 Agosto: aperto tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 18:00
10 > 20 Agosto: aperto tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 24:00
21 Agosto > 11 Settembre: aperto tutti i giorni dalle ore 09:00 alle ore 18:00
12 Settembre > 25 settembre: aperto il venerdì, sabato e domenica, dalle 9:00 alle 18:00
26 Settembre > 1 novembre: aperto il sabato e la domenica, dalle ore 9:00 alle ore 18:00

Dal lunedì al venerdì il prezzo di ingresso è ridotto a 2€
Biglietto Ingresso: € 5.00
Riduzioni > 0-12 anni: ingresso gratuito - Over 65: ingresso € 3.50 - Conti extra per gruppi scolastici
Servizi inclusi nel biglietto di ingresso: visite guidate alla diga e ai sistemi di monitoraggio, escursione in Oasi, parcheggio.

Per informazioni: http://www.oasialento.it/

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Grotte di Castelcivita

Le Grotte di Castelcivita conosciute anche come Grotte di Spartaco o del Diavolo rappresentano un patrimonio di inestimabile valore dal punto di vista sia speleologico che naturalistico. Le grotte sono costituite da un complesso di cavità carsiche situate nel comune campano di Castelcivita, particolarmente ricche di stalattiti e stalagmiti dalle diverse forme. Si estendono per svariati chilometri nel massiccio degli Alburni, ma solo 1 700 m sono accessibili attraverso un percorso della durata di circa 90 minuti.
La visita alle grotte di Castelcivita apre la visione al susseguirsi di paesaggi che cambiano da un’ambiente all’altro ognuno con un proprio nome è una propria peculiarità. In particolare si può ammirare “la pagoda”, una stalagmite monumentale, o la grande Sala Principe di Piemonte particolare per la presenza di una colonna costituita da eleganti elementi a disco orizzontali e i Pozzi della Morte, tremende e profonde cavità verticali quasi completamente riempite d’acqua.

Orari e Tariffe
Gennaio e Febbraio - Aperti solo su prenotazione
Marzo - Mattino 10:30 12:00 - Pomeriggio 13:30 15:00
Da Aprile a Settembre (Orario estivo) Mattino 10:30 12:00 13:30 - Pomeriggio 15:00 16:30 18:00
Ottobre Mattino 16:30 12:00 - Pomeriggio 13:30 15:00
Novembre e Dicembre - Aperti solo su prenotazione

Percorso normale € 10,00
Percorso speleologico amatoriale € 25,00
Ridotto 8 euro per bambini da 6 a 12 anni e anziani over 65
Gratuito per Bambini fino a 5 anni

Per informazioni: http://www.grottedicastelcivita.com/
Telefono: 0828-772397

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Cascate dei capelli di Venere

I Capelli di Venere sono una meravigliosa cascata che nasce dalle acque del Rio Bussentino, un affluente del fiume Bussento. L’unicità di questa cascata sta nella delicatezza dei suoi numerosi rivoli d’acqua che dal “sorgitore”,una struttura che devia le acque provenienti dalla sorgente di Melette parte in un vicino mulino e parte verso la cascata stessa, si riversano nel sottostante Rio di Casaletto.

La cascata, si trova in una zona protetta, denominata “Capello”, distante circa un chilometro dal borgo di Casaletto Spartano, comprendente una zona attrezzata per picnic, con panche, tavoli di legno e barbecue, dove è possibile trascorrere piacevoli giornate a contatto con le meraviglie della natura del basso Cilento.

Per informazioni : http://www.oasicasaletto.it

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